Il Consiglio federale approva il messaggio concernente le due iniziative popolari sul risparmio per l'alloggio

Berna, 18.09.2009 - La proprietà abitativa ad uso proprio non deve essere incentivata tramite un ulteriore canale fiscale. Questa è la linea seguita dal Consiglio federale che, nel suo messaggio approvato in data odierna, chiede al Parlamento di respingere senza controprogetto le due iniziative popolari sul risparmio per l'alloggio. Secondo il Consiglio federale, le possibilità di ricorrere a prestazioni anticipate nell'ambito della previdenza professionale e vincolata costituiscono già strumenti efficaci per la promozione dell'accesso alla proprietà.

Il Governo motiva il suo rifiuto con il fatto che la promozione della proprietà abitativa non necessità l'introduzione di un nuovo strumento fiscale, visto che nel quadro della previdenza professionale (2° pilastro) e della previdenza individuale vincolata (pilastro 3a) possono essere impiegati i mezzi risparmiati per il finanziamento di una proprietà abitativa. Il 25 febbraio 2009 in una decisione di principio il Consiglio federale si era già espresso in questo senso sulle due iniziative.

L'efficacia dell'agevolazione fiscale del risparmio per l'alloggio è d'altra parte modesta. Infatti, il risparmio per l'alloggio consente solo a una piccola parte delle cosiddette economie domestiche "soglia" (economie domestiche con un reddito lordo da 60 000 a 100 000 franchi all'anno) di acquistare una proprietà abitativa ad uso proprio. Con l'aumento del reddito cresce la percentuale delle economie domestiche che sollecitano l'agevolazione fiscale del risparmio per l'alloggio. L'introduzione dei depositi a risparmio fiscalmente deducibili avvantaggia in primo luogo i contribuenti che dispongono di mezzi sufficienti e che sarebbero comunque in grado di acquistare una proprietà abitativa ad uso proprio anche senza ricorrere al risparmio per l'alloggio.

Da un punto di vista economico, l'agevolazione fiscale della promozione della proprietà abitativa provoca persino effetti negativi sulla crescita e sul benessere, poiché la promozione del risparmio per l'alloggio aumenta la domanda di abitazioni a scapito di altri beni di consumo (ossia distorsione delle scelte di consumo delle economie domestiche private) e comporta quindi un incremento dei prezzi delle abitazioni e dei terreni. Inoltre, le risorse destinate al risparmio per l'alloggio potrebbero essere impiegate per scopi che favoriscono la crescita.

Oltre agli effetti economici negativi, gli sforzi di semplificare il diritto fiscale sono argomenti contro l'introduzione del risparmio per l'alloggio, poiché le possibilità di deduzione per il primo acquisto di una proprietà abitativa ad uso proprio complicherebbero ulteriormente l'attuale sistema fiscale, aumentando le spese di esecuzione. Se il capitale del risparmio per l'alloggio accumulato non è utilizzato in modo appropriato, bisogna ricorrere al ricupero d'imposta che, in caso di trasferimento di domicilio da un Cantone a un altro, presuppone l'impiego di corrispondenti strumenti di controllo e aumenterà inevitabilmente l'onere amministrativo delle autorità cantonali di tassazione.

La "Schweizerische Gesellschaft zur Förderung des Bausparens" (in settembre 2008) e la Società svizzera dei proprietari fondiari (in gennaio 2009) avevano depositato nell'arco di appena quattro mesi ciascuna un'iniziativa popolare sul risparmio per l'alloggio.


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Lukas Schneider, Stato maggiore Legislazione, Amministrazione federale delle contribuzioni, tel. 031 322 72 51



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