Imposta sul valore aggiunto: il Consiglio federale respinge l’iniziativa popolare di Gastrosuisse

Berna, 02.03.2012 - In occasione della sua seduta odierna il Consiglio federale si è espresso contro l’iniziativa popolare di Gastrosuisse, la quale chiede che alla ristorazione si applichi generalmente la stessa aliquota d’imposta sul valore aggiunto valida per la vendita di alimenti. Esso ha incaricato il Dipartimento federale delle finanze (DFF) di elaborare il corrispondente messaggio all’attenzione del Parlamento. A prescindere da questa richiesta, il Consiglio federale deve adempiere il mandato parlamentare concernente il progetto di un modello con due aliquote in ambito di imposta sul valore aggiunto (IVA), secondo cui anche la ristorazione sarebbe assoggettata all’aliquota ridotta. In quest’ottica, esso ha incaricato il DFF di elaborare un secondo messaggio concernente una semplificazione dell’imposta sul valore aggiunto che sia neutrale per il bilancio.

L'iniziativa popolare di Gastrosuisse chiede che le prestazioni della ristorazione siano assoggettate alla stessa aliquota d'imposta che viene applicata alla fornitura di alimenti. Lo scopo dell'associazione dei ristoratori è di ottenere che i cibi pronti al consumo e le bevande analcoliche siano tassate in modo identico, indipendentemente dal luogo in cui vengono consumati. In questo modo verrebbe evitato che alle prestazioni della ristorazione si applichi un'aliquota IVA più elevata rispetto a quella applicata alle prestazioni fornite da imprese take away e del commercio al minuto. L'iniziativa non intende modificare nulla all'imposizione all'aliquota normale di bevande alcoliche e manufatti di tabacco, anche se questi sono offerti nell'ambito di prestazioni della ristorazione.

Nel suo messaggio, il Consiglio federale raccomanderà al Parlamento di respingere senza controprogetto diretto o indiretto l'iniziativa di Gastrosuisse. Esso motiva questa proposta con il fatto che l'imposizione all'aliquota ridotta di prestazioni della ristorazione, comporterebbe nel sistema attuale minori entrate di 700 fino a 750 milioni di franchi all'anno. Affinché non abbia incidenza sulle finanze, la richiesta di Gastrosuisse potrebbe essere soddisfatta unicamente compensando le suddette minori entrate con un aumento generale dell'aliquota fiscale ridotta, dall'attuale 2,5 al 3,8 per cento, oppure tassando tutte le forniture di alimenti all'aliquota normale.

Il Consiglio federale ha inoltre incaricato il Dipartimento federale delle finanze (DFF) di sottoporre un ulteriore messaggio che, in ambito di IVA, illustri il modello con due aliquote e che sia neutrale per il bilancio. La proposta di questo modello con due aliquote risale alla decisione del 21 dicembre 2011 del Consiglio Nazionale di rinviare al Consiglio federale la parte B della riforma dell'imposta sul valore aggiunto (aliquota unica). Questa decisione di rinvio è connessa al mandato di assoggettare - nel quadro del modello con due aliquote - gli alimenti, la ristorazione e le prestazioni alberghiere all'aliquota ridotta.


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