Il Consiglio federale disciplina adeguamenti formali riguardanti l'IVA a seguito dell'aumento delle aliquote a favore dell'AI

Berna, 21.04.2010 - Il finanziamento aggiuntivo dell'assicurazione invalidità (AI) approvato da Popolo e Cantoni nel 2009 può essere trasposto nella nuova legge concernente l'imposta sul valore aggiunto con effetto al 1° gennaio 2011. In data odierna il Consiglio federale ha approvato la relativa ordinanza. Vengono inoltre adeguati il limite di cifra d'affari e quello del debito fiscale per i contribuenti che allestiscono il rendiconto secondo il metodo delle aliquote saldo.

Il 27 settembre 2009 Popolo e Cantoni hanno deciso di aumentare le aliquote dell'IVA ai fini del finanziamento aggiuntivo dell'AI. L'aumento delle aliquote d'imposta entra in vigore il 1° gennaio 2011 ed è limitato a sette anni. Per questa durata l'aliquota normale passerà dall'attuale 7,6 all'8 per cento, l'aliquota ridotta dall'attuale 2,4 al 2,5 per cento e l'aliquota speciale per prestazioni nel settore alberghiero dall'attuale 3,6 al 3,8 per cento.

Oltre alla trasposizione delle nuove aliquote nell'attuale legge sull'IVA, è stato pure necessario adeguare i limiti nel quadro del metodo delle aliquote saldo. In tal modo si offre ai contribuenti la possibilità di applicare questo metodo semplificato di rendiconto anche dopo l'aumento delle aliquote d'imposta. Per un periodo di sette anni il limite della cifra d'affari è aumentato da 5 milioni a 5 020 000 franchi, mentre il limite del debito fiscale passa da 100 000 a 109 000 franchi. I contribuenti che realizzano una cifra d'affari annua proveniente da prestazioni imponibili pari o inferiore al limite della cifra d'affari e che nel medesimo periodo non superano il limite del debito fiscale possono allestire il rendiconto secondo il metodo delle aliquote saldo.

L'aumento delle aliquote dell'IVA ai fini del finanziamento aggiuntivo dell'assicurazione invalidità (AI) non va confuso con la riforma della semplificazione dell'IVA. La prima parte della riforma, che prevede oltre 50 misure, è stata approvata dal Parlamento nel mese di giugno del 2009 ed è entrata in vigore il 1° gennaio 2010. La seconda parte della riforma è tutt'ora pendente. Essa dovrà semplificare ulteriormente l'IVA e contribuire al rilancio dell'economia.


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Claudio Fischer, capo del progetto di riforma dell'IVA, Amministrazione federale delle contribuzioni, tel. 031 325 84 20



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