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DiscorsiPubblicato il 15 gennaio 2025

Ricevimento d’inizio anno in onore del Corpo diplomatico

Allocuzione della Presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter

Ricevimento 2025 d’inizio anno in onore del Corpo diplomatico con Karin Keller-Sutter

Reverendissimo Monsignor Nunzio,
Onorevole Consigliere federale,
Onorevole Presidente del Consiglio nazionale,
Onorevole Presidente del Consiglio degli Stati,
Eccellenze,
Gentili Signore, Egregi Signori,

innanzitutto mi preme ringraziare Voi, Onorevole Presidente del Consiglio nazionale, Onorevole Presidente del Consiglio degli Stati, per averci nuovamente permesso di organizzare questo ricevimento nel Palazzo del Parlamento.

A Lei, Monsignor Nunzio, vanno i miei ringraziamenti per gli auguri di Buon Anno che ci ha rivolto quale decano del corpo diplomatico nel Suo messaggio .

Ringrazio infine anche tutti Voi, Eccellenze, per la Vostra partecipazione e il Vostro impegno a favore delle buone relazioni tra il Vostro Paese e la Svizzera.

L’inizio di un nuovo anno è un buon momento per essere fiduciosi. Ma non è facile, visto quel che accade nel mondo. Che cosa risponde l’intelligenza artificiale se le chiedete dove trova motivi per essere fiduciosa? Esatto: nel suo stesso sviluppo.

Se me lo chiedete, vi rispondo:

in primo luogo, nella convinzione che attraverso le nostre decisioni e il nostro operato abbiamo la possibilità di contribuire al benessere nonché alla conservazione delle nostre basi naturali della vita e quindi anche alla pace sociale. In secondo luogo, nella convinzione che le persone – nonostante i profeti di sventura – aspirino alla libertà e alla partecipazione democratica. Tornerò su questo.

Eccellenze,
Gentili Signore, Egregi Signori,

Da diversi anni assistiamo al ritorno dell’insicurezza, con crisi e guerre. Anche in un Paese stabile e prospero come il nostro si percepiscono la maggiore volatilità a livello globale, i crescenti conflitti internazionali e anche le tendenze al protezionismo economico.

Molti conflitti attuali sono accompagnati da derive della civiltà, regole consolidate saltano, l’ordine internazionale vacilla. Abbiamo bisogno di una pace giusta e duratura in Ucraina, di una soluzione a due Stati in Medio Oriente e, più in generale, di ristabilire il rispetto per il diritto internazionale e per i diritti umani.

Come noto, nel nuovo anno ricorderemo la Seconda guerra mondiale e dunque l’Olocausto, questa rottura assoluta con la civiltà. Oggi assistiamo a una recrudescenza dell’antisemitismo. Il Giorno della memoria, a fine mese, per la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, 80 anni fa, sarà un’occasione per contrastare con veemenza questa deplorevole tendenza.

La fine dell’ultimo conflitto mondiale ha segnato anche l’inizio dell’ordine multilaterale, che negli ultimi ottant’anni ha contribuito in modo significativo alla pacificazione dei conflitti, alla tutela dei diritti umani e all’aumento del benessere. La Svizzera difende con coerenza questi valori.

Eccellenze,
Gentili Signore, Egregi Signori,

In risposta alle attuali crisi, in molti luoghi spirano di nuovo correnti autoritarie e protezionistiche. Cambiare in peggio volendo migliorare. Ci sono alcune cose che chi è in difficoltà dovrebbe evitare di fare. Ad esempio, gettare il bambino con l’acqua sporca, come si dice in varie lingue europee. Oppure, nella cultura cinese: smettere di mangiare per paura di soffocare.

Buttare a mare i valori democratici e liberali sarebbe la risposta sbagliata alle sfide del presente. Sono valori ai quali il nostro Paese si rifà sin dalla fondazione dello Stato federale moderno nel 1848. La lezione più importante da trarre dalla storia è di rimanere fedeli a ciò che porta libertà e prosperità, anche se la tendenza a breve termine può andare in un’altra direzione. Per questo, nel mio anno di presidenza, la mia prima priorità sarà di ribadire i vantaggi delle idee liberali e democratiche.

Ma queste rimangono idee astratte se non portano stabilità e prosperità. Arrivo così alla mia seconda priorità, ovvero la stabilità geopolitica e la sicurezza economica. Dopo il suo seggio nel Consiglio di sicurezza dell’ONU, la Svizzera continuerà a impegnarsi fortemente per un’efficace cooperazione internazionale, sia in seno agli organi multilaterali, sia nelle relazioni bilaterali con diversi Stati e gruppi di Stati. Quale ministro delle finanze, sono particolarmente attenta alla stabilità del mercato finanziario globale, che può essere raggiunta soltanto grazie alla collaborazione multilaterale. Il livello di indebitamento assai elevato di molti Paesi aumenta ulteriormente i rischi di turbative nei mercati finanziari.

Oltre alla continuità dei valori e all’impegno per la stabilità geopolitica e la sicurezza economica, una terza priorità s’impone da sé: la cura delle relazioni bilaterali. Per la Svizzera, ciò significa anche e soprattutto mantenere buone relazioni con l’Unione europea, il nostro principale partner commerciale. Guardiamo anche a Washington: gli Stati Uniti sono il secondo partner commerciale più importante del nostro Paese e il principale mercato di esportazione.

Inoltre la Svizzera intrattiene con molti Paesi relazioni strette e in evoluzione: con i nostri partner occidentali, con l’Asia e con altre parti del Mondo. Con tutti gli Stati, il mio Paese vuole lavorare sulla base dei propri valori e interessi per condizioni generali che consentono alle persone di essere fiduciose.

Eccellenze,
Gentili Signore, Egregi Signori,

Storicamente il mio Paese si affida allo spirito d’iniziativa, alla capacità d’innovazione e al senso civico dei propri cittadini. Queste caratteristiche sono determinanti per la prosperità sociale ed economica di un Paese. Ma possono svilupparsi soltanto se si dà loro lo spazio necessario. In tutto il mondo, le risposte migliori si trovano nel segno della libertà e della partecipazione democratica, ne sono fermamente convinta!

A nome del Consiglio federale e del Popolo svizzero, Vi auguro un felice 2025. A titolo personale, Vi porgo i miei migliori auguri di pace, sicurezza e salute.

Consigliera federale Karin Keller-Sutter

La presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter durante la prima seduta ufficiale del Consiglio federale del 2025.

Anno presidenziale 2025

Karin Keller-Sutter sarà la presidente della Confederazione nel 2025.

La consigliera federale Karin Keller-Sutter all'inizio del dibattito al Consiglio nazionale

Biografia

La consigliera federale Karin Keller-Sutter è a capo del Dipartimento federale delle finanze da gennaio 2023.

Foto autografata

Ordinare una cartolina autografata dalla Presidente della Confederazione svizzera.

La consigliera federale Karin Keller-Sutter discute con il giornalista Sebastian Ramspeck durante una tavola rotonda.

Interviste e contributi

Selezione di interviste della Presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter.

La presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter parla alla sessione di primavera delle Camere federali

Discorsi

I discorsi della presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter in versione integrale.