Il Consiglio federale ordina la revisione della legge sull’infrastruttura finanziaria

Berna, 30.09.2022 - Nella seduta del 30 settembre 2022 il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale delle finanze (DFF) di elaborare, entro metà 2024, un avamprogetto di modifica della legge sull’infrastruttura finanziaria (LInFi). Ha inoltre deciso di porre in vigore al 1° gennaio 2028 l’obbligo di comunicazione concernente le negoziazioni di derivati che incombe alle piccole controparti non finanziarie.

In vigore dal 1° gennaio 2016, la LInFi disciplina le condizioni di autorizzazione e gli obblighi delle infrastrutture del mercato finanziario così come le norme di comportamento dei partecipanti al mercato finanziario nel commercio di valori mobiliari e derivati. Come preannunciato dal Consiglio federale prima che la LinFi entrasse in vigore, il DFF l’ha ora sottoposta a un riesame generale.

Nel rapporto scaturito dal riesame il DFF conclude che dalla sua entrata in vigore la LInFi ha dato nel complesso prova di efficacia, pur evidenziando necessità di intervento in alcuni settori. Alla luce dell’esperienza acquisita e degli sviluppi nazionali e internazionali intercorsi in questo lasso di tempo, è emerso come in determinati settori vada infatti rafforzata la trasparenza e la certezza del diritto. Su queste premesse, il Consiglio federale ha ora incaricato il DFF di elaborare un avamprogetto entro metà 2024.

Nella seduta del 30 settembre 2022 il Consiglio federale ha deciso di procrastinare nuovamente, con una modifica dell’ordinanza, l’obbligo di comunicazione concernente le negoziazioni di derivati previsto dalla legge per le piccole controparti non finanziarie (ad es. imprese industriali). Tale obbligo entrerà in vigore soltanto il 1° gennaio 2028, quando sarà disponibile una decisione del Parlamento. In questo modo il Consiglio federale crea certezza del diritto per le imprese interessate. Gli obblighi di comunicazione attualmente in vigore per altri partecipanti al mercato rimangono invariati.

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