Nel settembre 2024 il Consiglio federale ha deciso di porre in vigore al 1° gennaio 2025 l’IIR, un’imposta integrativa internazionale che va a completare l’imposta integrativa svizzera già introdotta a inizio 2024. Entrambe le imposte garantiscono che le entrate fiscali derivanti dall’imposizione minima prevista dall’OCSE rimangano in Svizzera anziché defluire all’estero. A livello nazionale, le possibili entrate complessive sono stimate a 1,5–3,5 miliardi di franchi iniziali, che verrebbero potenzialmente assorbiti da altri Paesi se la Svizzera rinunciasse all’attuazione dell’imposizione minima. Nello stesso tempo, la sua attuazione assicura la certezza del diritto e preserva i gruppi di imprese interessati da ulteriori procedure fiscali all’estero.

Per poter attuare l’IIR in Svizzera dal 1° gennaio 2025 è necessario adeguare l’ordinanza sull’imposizione minima.

Glossario
Le regole dell’imposizione minima dell’OCSE e del G20 (QDMTT, IIR e UTPR) si applicano ai gruppi di imprese internazionali che conseguono una cifra d’affari annua globale di almeno 750 milioni di euro. Le regole si applicano l’una di seguito all’altra.
La
QDMTT (Qualified Domestic Minimum Top-Up Tax) garantisce in primo luogo che i gruppi di imprese interessati o le rispettive entità costitutive siano assoggettati all’imposizione minima nel proprio Stato di appartenenza. La QDMTT è già in vigore in Svizzera dal 1° gennaio 2024. In secondo luogo, l’
IIR (Income Inclusion Rule) assicura l’imposizione minima presso la società madre capogruppo (o una holding intermedia) anche per quelle entità costitutive estere di un gruppo di imprese che non sono assoggettate all’imposizione minima all’estero. Quale fattispecie completiva, l’UTPR (Under-Taxed Payments Rule) garantisce invece l’imposizione minima di tutte le entità costitutive di un gruppo di imprese anche per gli utili sottotassati che non sono assoggettati né a una QDMTT né a un’IIR.

L’ordinanza sull’imposizione minima dell’OCSE viene adeguata