Scambio di informazioni fiscali
Le autorità fiscali si scambiano informazioni al fine di aumentare la trasparenza e impedire l’evasione fiscale transfrontaliera. La comunicazione avviene secondo gli standard internazionali.
L’essenziale in breve
Le autorità fiscali si scambiano informazioni, ad esempio su conti finanziari e accordi fiscali preliminari, al fine di aumentare la trasparenza e impedire l’evasione fiscale transfrontaliera. Lo scambio di informazioni secondo gli standard internazionali avviene su domanda, su base spontanea o su base automatica.
Scambio di informazioni su domanda
Le regole sullo scambio di informazioni fiscali su domanda sono definite nelle convenzioni bilaterali per evitare le doppie imposizioni (CDI). È determinante il relativo standard globale elaborato dall’OCSE. La Svizzera è disposta a concordare per ogni CDI una disposizione sullo scambio di informazioni su domanda conforme allo standard globale. L’attuazione dello scambio di informazioni su domanda è in corso di verifica da parte del Forum globale sulla trasparenza e sullo scambio di informazioni a fini fiscali.
Scambio spontaneo di informazioni
Le informazioni sono scambiate su base spontanea tra autorità fiscali quando lo Stato che possiede le informazioni presume che un altro Stato possa esservi interessato. In questo contesto, «spontaneo» indica che le informazioni sono fornite senza previa richiesta. Lo scambio spontaneo di informazioni si è concretizzato per la prima volta nel quadro del progetto dell’OCSE e del G20 per contrastare l’erosione della base imponibile e il trasferimento degli utili («Base Erosion and Profit Shifting», BEPS). Ne sono interessati gli accordi fiscali preliminari, che presentano il rischio di erosione della base imponibile o di trasferimento degli utili. La Svizzera ha avviato lo scambio spontaneo di informazioni sugli accordi fiscali preliminari nel 2018.
Scambio automatico di informazioni
Nel quadro dello scambio automatico di informazioni i Paesi partner si scambiano regolarmente dati su conti finanziari, ma mettono a disposizione anche rendicontazioni Paese per Paese.
Lo standard globale dell’OCSE per lo scambio automatico di informazioni relative a conti finanziari si prefigge di aumentare la trasparenza e quindi di impedire l’evasione fiscale transfrontaliera. Lo standard prevede lo scambio reciproco di informazioni relative ai conti finanziari tra gli Stati e i territori che hanno concluso un accordo in tal senso. Oltre alla Svizzera, più di 100 Stati, tra cui tutti i principali centri finanziari, si sono impegnati ad adottare tale standard.
Lo scambio di rendicontazioni Paese per Paese serve a contrastare l’erosione della base imponibile e il trasferimento degli utili. Con l’adozione dello standard corrispondente, le imprese multinazionali in Svizzera sono obbligate a presentare una rendicontazione Paese per Paese a partire dall’anno fiscale 2018. La Svizzera scambia in seguito le rendicontazioni con i suoi Paesi partner.
Sul sito Internet della Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali sono disponibili ulteriori informazioni su questo tem:
Comunicati stampa sul tema
Svizzera e Unione europea firmano un Protocollo che modifica l’Accordo sullo scambio automatico di informazioni a fini fiscali
Il 20 ottobre 2025, a Bruxelles, la Svizzera e l’Unione europea (UE) hanno firmato il Protocollo di modifica dell’Accordo tra la Confederazione Svizzera e l’Unione europea sullo scambio automatico di informazioni finanziarie per migliorare l’adempimento fiscale internazionale. Il Protocollo di modifica adegua l’Accordo allo standard dell’OCSE aggiornato e lo integra con nuove disposizioni sull’assistenza amministrativa in materia di recupero di crediti in materia d’imposta sul valore aggiunto (IVA).
Il Consiglio federale indice la consultazione per lo scambio automatico di informazioni con altri otto Stati partner
Durante la seduta del 13 agosto 2025 il Consiglio federale ha indetto la procedura di consultazione concernente l’introduzione dello scambio automatico di informazioni relative a conti finanziari con altri otto Stati partner. L’entrata in vigore del progetto è prevista per il 1° gennaio 2027, con un primo scambio di dati nel 2028. Ampliando la propria rete di Stati partner per lo scambio automatico di informazioni, la Svizzera conferma il proprio impegno a rispettare gli standard internazionali. La procedura di consultazione si concluderà il 14 novembre 2025.
Il Consiglio federale adotta il messaggio concernente l’approvazione di 74 Stati partner per lo scambio automatico di informazioni relative a cripto-attività
Durante la seduta del 6 giugno 2025 il Consiglio federale ha adottato il messaggio concernente l’approvazione dell’introduzione dello scambio automatico di informazioni relative a cripto-attività con gli Stati partner rilevanti. L’entrata in vigore è prevista per il 2026, con un primo scambio di dati nel 2027.
Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali SFI
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