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DossierPubblicato il 25 giugno 2025

Le finanze federali

Una panoramica delle finanze della Confederazione e delle prospettive per i prossimi anni.

In breve

La situazione di bilancio della Confederazione è tesa. Dopo gli importanti deficit registrati tra il 2020 e il 2023, nel 2024 è stato raggiunto un risultato pressoché in pareggio, grazie a minori uscite straordinarie ed entrate fiscali inaspettatamente elevate. Nonostante questa ripresa temporanea, il margine di manovra finanziario rimane limitato. Se la Confederazione non adotterà rapidamente misure, le previsioni sono cupe soprattutto per gli anni del piano finanziario a partire dal 2027.

Questo è dovuto al fatto che le uscite, in particolare per l’esercito e la sicurezza sociale, continuano a crescere, in parte fortemente. Poiché le entrate non aumentano di pari passo, per rispettare le direttive del freno all’indebitamento s’impongono misure di sgravio. Già per il preventivo 2025 è stato necessario attuare riduzioni pari a 2 miliardi di franchi.

Anche nel 2026 la situazione rimarrà difficile. Il preventivo è in pareggio soltanto grazie alle uscite contabilizzate a titolo straordinario. Le uscite aumentano notevolmente, soprattutto a causa delle maggiori uscite per l’esercito e dell’introduzione della 13esima rendita AVS. D’altro canto aumentano fortemente pure le entrate, anche per effetto della nuova imposizione minima dell’OCSE. Risulta comunque un deficit ordinario pari a circa 600 milioni di franchi. Tuttavia, le direttive del freno all’indebitamento saranno rispettate e per il 2026 si prospetta un’eccedenza strutturale di circa 100 milioni.

Per stabilizzare il bilancio federale a lungo termine, dal 2027 sono previsti provvedimenti finalizzati a evitare deficit strutturali («pacchetto di sgravio 27»).

Chi decide in merito alle uscite della Confederazione?

A metà di ogni anno, il Consiglio federale elabora un disegno di preventivo per l’anno successivo che include tutte le uscite e le entrate previste. Questo preventivo sottostà alle direttive del freno all’indebitamento; in altre parole, la Confederazione non può contrarre nuovi debiti, ma deve preservare l’equilibrio tra le uscite e le entrate, sebbene siano possibili eccezioni. Il Consiglio federale trasmette la sua proposta al Parlamento, che ha la sovranità in materia di preventivo, ossia l’ultima parola in materia di decreti finanziari. Durante la sessione invernale il Legislativo discute il preventivo con piano integrato dei compiti e delle finanze (PICF), che contiene le previsioni per l’anno di preventivo e i tre anni successivi.

Come sono composte le entrate della Confederazione?

Nel 2024 la Confederazione ha realizzato entrate ordinare pari a 84,2 miliardi. Il gettito dell’imposta federale diretta, la principale fonte di entrate della Confederazione, proviene approssimativamente in egual misura dalle persone fisiche (privati) e dalle persone giuridiche (imprese). La seconda maggiore fonte di entrate è l’imposta sul valore aggiunto, che viene riscossa sui prodotti venduti e le prestazioni di servizi fornite. Altre importanti fonti di entrate sono le rimanenti imposte sul consumo come l’imposta sugli oli minerali, l’imposta sul tabacco e l’imposta preventiva, prelevata soprattutto su dividendi e interessi.

Maggiori informazioni sulle entrate della Confederazione

Quali sono le principali voci di uscita della Confederazione?

Nel 2024 le uscite ordinarie della Confederazione sono ammontate a 83,1 miliardi di franchi. I settori di compiti che presentano le uscite più consistenti sono Previdenza sociale, Finanze e imposte (in cui rientrano le quote cantonali sulle entrate dell’imposta federale diretta) e Trasporti. Le uscite straordinarie pari a 1,4 miliardi sono riconducibili alle somme forfettarie globali versate ai Cantoni per le persone in cerca di protezione provenienti dall’Ucraina. Nel 2024 le uscite totali della Confederazione, ossia le uscite ordinarie e straordinarie, sono ammontate a 84,3 miliardi.

Maggiori informazioni sulle uscite della Confederazione

Dove va a finire il denaro dei contribuenti?

In Svizzera le imposte sono riscosse dalla Confederazione, dai Cantoni e dai Comuni. Il federalismo fiscale caratterizza il sistema tributario svizzero. Ognuno dei 26 Cantoni ha una propria legge fiscale e tassa reddito, sostanza, successioni e altri oggetti fiscali in modo del tutto diverso. In linea di principio la Confederazione non «etichetta» ogni franco riscosso con le imposte. In altre parole, il denaro confluisce nella cassa generale della Confederazione per finanziare tutti i sussidi, le infrastrutture e le prestazioni di servizi indispensabili al buon funzionamento della società (ad es. settore sociale, sanità e sicurezza).

Costituiscono un’eccezione le entrate a destinazione vincolata, come la percentuale IVA a favore dell’AVS o gran parte dell’imposta sugli oli minerali e delle tasse sulla circolazione (tassa sul traffico pesante, imposta sugli autoveicoli, contrassegno autostradale), che viene versata nel Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato.

Come mai la situazione finanziaria della Confederazione è tesa?

Senza l’adozione di contromisure, negli anni del piano finanziario 2027 e 2028 la Confederazione prevede deficit strutturali fino a 3 miliardi di franchi. Questo perché le uscite crescono molto più velocemente delle entrate. Soprattutto le uscite per la previdenza per la vecchiaia e per l’esercito registrano una crescita notevole. Senza ricorrere a contromisure non è più possibile pensare di riuscire a rispettare le disposizioni costituzionali imposte dal freno all’indebitamento.

Cosa fa il Consiglio federale per riportare il bilancio della Confederazione in equilibrio a lungo termine?

Il Consiglio federale intende evitare i deficit strutturali che si stagliano all’orizzonte, rispettare le direttive del freno all’indebitamento e riportare il bilancio della Confederazione in pareggio nel medio termine. A tal fine ha messo a punto il pacchetto di sgravio 27 e posto in consultazione le relative proposte, che dovrebbero sgravare il bilancio della Confederazione di quasi 2,4 miliardi nel 2027 e di poco meno di 3 miliardi nel 2028. Il pertinente messaggio di legge è attualmente in fase di elaborazione e sarà presumibilmente licenziato all’attenzione del Parlamento a settembre 2025. Anche se venissero attuate tutte le misure del pacchetto di sgravio, dal 2029 sono attesi importanti deficit, tra l’altro in seguito all’aumento delle uscite per l’esercito.

Dossier dell'Ufficio competente

Comunicati stampa sul tema

  • 29 ottobre 2025

    La seconda proiezione per il 2025 conferma il deficit di finanziamento

    Il 29 ottobre 2025 il Consiglio federale ha preso atto della nuova proiezione di fine settembre. Per l’anno in corso la Confederazione si attende un deficit di finanziamento di 0,6 miliardi di franchi. L’atteso disavanzo risulta dunque in aumento (+0,4 mia.) rispetto a quanto previsto nella proiezione del mese di giugno, ma comunque inferiore al risultato inizialmente preventivato.

  • 19 settembre 2025

    Il Consiglio federale approva la seconda aggiunta al preventivo 2025

    Nella seduta del 19 settembre 2025 il Consiglio federale ha approvato la seconda aggiunta al preventivo 2025, con la quale sottopone al Parlamento dieci crediti aggiuntivi, pari a un aumento dell’attuale preventivo di circa 106 milioni di franchi. Il credito aggiuntivo più consistente è necessario per una nuova centrale elettrica di riserva a Birr.

  • 19 settembre 2025

    Il Consiglio federale licenzia il messaggio concernente le misure di sgravio applicabili dal 2027

    Nella seduta del 19 settembre 2025 il Consiglio federale ha licenziato il messaggio concernente le misure di sgravio del bilancio della Confederazione applicabili dal 2027. Queste misure di sgravio sono necessarie al fine di riequilibrare le entrate e le uscite della Confederazione dei prossimi anni. Esse produrranno un volume di sgravio di 2,4 miliardi di franchi nel 2027 e di circa 3 miliardi di franchi sia nel 2028 sia nel 2029. Le uscite continueranno comunque a crescere notevolmente anche con l’adozione delle varie misure. Il Consiglio degli Stati inizierà il dibattito parlamentare nella sessione invernale.

Amministrazione federale delle finanze AFF

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