Finanziamento duraturo delle FFS: il Consiglio federale avvia la procedura di consultazione

Berna, 16.12.2022 - Nella seduta del 16 dicembre 2022 il Consiglio federale ha avviato la procedura di consultazione concernente la revisione della legge federale sulle Ferrovie federali svizzere (LFFS). L’avamprogetto mira, da un lato, a rafforzare la capacità d’investimento delle FFS e a chiarirne il finanziamento da parte della Confederazione e, dall’altro, a garantire l’ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria fornendo sufficiente liquidità al Fondo per l’infrastruttura ferroviaria (FIF). La procedura di consultazione terminerà il 31 marzo 2023.

Le FFS dispongono di un bilancio con una struttura sana e prima della crisi dovuta al coronavirus sono anche state in grado di generare utili. Tuttavia, la situazione finanziaria delle FFS risulta difficile a causa del crescente indebitamento. Le misure adottate dall’Esecutivo il 17 dicembre 2021 e il 19 ottobre 2022 mirano a ripristinare la redditività delle FFS e a garantire un finanziamento duraturo nel rispetto del freno all’indebitamento, al fine di riportare entro un termine adeguato il livello di indebitamento delle FFS al limite fissato dal Consiglio federale.

Garantire un finanziamento duraturo delle FFS

La procedura di consultazione concernente la revisione della LFFS mira principalmente a chiarire quali sono gli strumenti di finanziamento a disposizione delle FFS. Essa considera inoltre le richieste formulate nella mozione 22.3008 «Sostenere l’esecuzione degli investimenti delle FFS e una visione a lungo termine in tempi di Covid-19», adottata dal Parlamento nel giugno del 2022. L’avamprogetto mira, da un lato, a garantire che le FFS siano finanziate nel rispetto del freno all’indebitamento e, dall’altro, a creare le basi per un contributo straordinario a fondo perduto da destinare alle FFS al fine di ridurne l’indebitamento netto. L’importo del contributo si basa sulle perdite subite tra il 2020 e il 2022 nel traffico a lunga distanza.

Garantire la liquidità del Fondo per l’infrastruttura ferroviaria (FIF)

La Confederazione finanzia i costi d’esercizio non coperti, il mantenimento della qualità e l’ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria attraverso il FIF. L’Ufficio federale dei trasporti (UFT) ridurrà il prezzo delle tracce per il traffico a lunga percorrenza grazie a una modifica della concessione. Ciò dovrebbe ripristinare la redditività del traffico a lunga percorrenza e sgravare il conto economico delle FFS di circa 1,7 miliardi nel periodo 2023–2029. La riduzione del prezzo delle tracce comporta un aumento del fabbisogno finanziario del FIF, che l’Esecutivo intende compensare. Per garantire la liquidità del FIF e, di conseguenza, l’attuazione delle misure decise dal Parlamento al fine di ampliare la rete ferroviaria, il Consiglio federale propone un adeguamento della legge sul traffico pesante (LTTP). In futuro, la quota di due terzi dei proventi della tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP) spettante alle Confederazione dovrebbe confluire interamente nel FIF fino a quando le sue riserve non ammonteranno almeno a 300 milioni di franchi.

Ripercussioni sul bilancio della Confederazione

L’avamprogetto comporta ripercussioni sul bilancio della Confederazione. Il contributo a fondo perduto destinato alla riduzione dell’indebitamento netto dovrebbe ammontare al massimo a 1,25 miliardi di franchi ed essere contabilizzato come uscita straordinaria. Di conseguenza, aumenterà il debito della Confederazione legato al coronavirus, che secondo l’adeguamento della legge federale sulle finanze della Confederazione deciso dal Parlamento dovrà essere ridotto entro il 2035. I conferimenti al FIF provenienti dal ricavo della TTPCP, che aumentano di ben 200 milioni all’anno, rappresentano un onere per il bilancio della Confederazione. Il Consiglio federale ha già iscritto questi importi nel preventivo 2023 e nel piano integrato dei compiti e delle finanze 2024–2026.

La procedura di consultazione terminerà il 31 marzo 2023.


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