Svizzera e Portogallo firmano la riveduta Convenzione intesa ad evitare la doppia imposizione

Berna, 25.06.2012 - In data odierna la Svizzera e il Portogallo hanno firmato a Lisbona un Protocollo che modifica la Convenzione intesa ad evitare la doppia imposizione nel campo delle imposte sul reddito e sulla sostanza (CDI). Essa contiene disposizioni sullo scambio di informazioni conformi al vigente standard internazionale e alcuni adeguamenti all'accordo esistente. La riveduta CDI favorisce l'ulteriore sviluppo delle relazioni economiche bilaterali.

Oltre alla clausola di assistenza amministrativa secondo lo standard dell'OCSE, la Svizzera e il Portogallo hanno tra l'altro convenuto che entrambi gli Stati preleveranno un'imposta alla fonte del 15 per cento al massimo sull'ammontare lordo dei dividendi. Tuttavia, se una società detiene per almeno 2 anni una partecipazione di almeno il 25 per cento del capitale della società che paga i dividendi, questi ultimi sono esentati dall'imposta alla fonte. Non sono inoltre dovute imposte alla fonte su dividendi alle Banche centrali di entrambi gli Stati nonché a istituzioni di previdenza. Per quanto concerne gli interessi e i canoni, la convenzione riprende le soluzioni dell'Accordo sulla fiscalità del risparmio, ovvero dal 1° luglio 2013 gli interessi e i canoni pagati tra imprese associate (partecipazioni del 25 % detenute per almeno 2 anni) potranno beneficiare ai fini dell'imposta alla fonte del tasso zero.

Al termine dei negoziati, i Cantoni e le associazioni economiche interessate hanno ricevuto per parere il rapporto sulla revisione della CDI con il Portogallo e a grande maggioranza ne hanno accolto favorevolmente la conclusione. Per entrare in vigore, il Protocollo deve anche essere approvato dai Parlamenti di entrambi i Paesi.

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